domenica 23 gennaio 2011

Questione di gusti

Sin da piccola sono cresciuta con intorno, a eccezione dei miei genitori, persone bianche (amiche, insegnanti, madrine, morosi...) questo un po' per il fatto che dove abito non ci sono molti neri, e un po' per la scelta (dei miei) di non frequentare gran parte di quei pochi che ci sono. [Questa è un'osservazione che faccio ora a posteriori non che da piccola badassi molto al colore delle persone.] 
In quanto a ragazzi, conseguenza o no che sia, devo dire che non mi sento attratta dai neri. Il che non a livello estetico (potrei citare infiniti attori, sportivi, cantanti neri di bell'aspetto, ma non vale, perché mi riferisco ad un contesto quotidiano, delle persone che effettivamente si ha l'opportunità di incontrare nella vita di tutti i giorni, dalle lezioni all'università alle feste a casa di amici), ma prettamente culturale. Essendo sempre vissuta in un contesto occidentale e non essendo lo stesso per molti miei coetanei neri, non ci troverei proprio niente in comune. A partire dal fatto che io stessa infrango lo stereotipo per cui dovrebbe piacermi il rap e dovrei saperlo ballare, dovrei indossare vestiti e tute larghe, scarponi da ginnastica da colori improponibili, orecchini e medaglioni brillanti...) e potrei andare avanti ancora. 
Può sembrare una conclusione banale, ma mi ci è voluto un po' per arrivarci. All'inizio pensavo quasi di essere razzista verso la mia stessa "razza". Che sollievo.

7 commenti:

  1. BELLA CONCLUSIONE ( All'inizio pensavo quasi di essere razzista verso la mia stessa "razza" ) E' DIFFICILE NON ESSERE RAZZISTA CON QUELLO KE CI RACCONTA IL GOVERNO , E DA COME VANNO LE COSE ,,,
    MI SONO SEMPRE KIESTO COME SI SENTE UNA RAGAZZA NATA QUA IN ITALIA E KE NON HA SEMPRE DAVANTI LO SPEKKIO KE LE DICE KE IL COLORE DELLA SUA PELLE PUO' CONFONDERE LE OPINIONI ,,,
    KLIKA SEGUI NEL MIO BLOG , SARO FELICE DI LEGGERTI ANCORA , GRAZIE , CIAO A PRESTO ...

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  2. Grazie! :) Hai capito più di quanto fossi riuscita a scrivere... e sì, è più complicato di quel che sembra.
    A presto!

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  3. Neanche a me piace il rap, ma adoro il jazz(solo suonato)^_^... parlando seriamente... non so in questo paese ci viene insegnato ad essere razzisti e prevenuti con gli altri per mille ragioni.

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  4. Già purtroppo è la mossa più semplice molte volte, e ci impedisce di vedere chi davanti veramente abbiamo... Le generalizzazioni e gli stereotipi molte volte sono azzeccati (se no non esisterebbero) però a volte no, e questo molte persone non lo vedono (o non lo vogliono vedere) :D

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  5. Infatti... credo sia più facile guardare la superficie che non guardare più da vicino, è molto più semplice, si fa meno fatica.
    Così ci si attacca ai luoghi comuni.
    Purtroppo molti non si rendono conto che la diversità è un dono, non un pericolo

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  6. I "neri" sono una costruzione sociale e per di più occidentale: non sono (ovviamente) una razza, ma nemmeno un'etnia, ma solo un gruppo di persone che si trova a condividere questo etichettamento sociale a partire dal dato osservabile di una diversa colorazione della pelle (ma Stuart Hall raccontava che in Giamaica esistevano diverse denominazioni per le tonalità della pelle e sua nonna ne sapeva distinguere 15; fu solo arrivando in Gran Bretagna che scoprì di essere "nero"). Questo può creare forme di solidarietà politica che direi niente affatto disprezzabili e che possono travalicare i confini della vittimizzazione (anche se solo entro certi limiti: perché che cosa voglia dire essere vittima di razzismo lo sa solo chi lo subisce), ma anche produrre più o meno nuove identità di gruppo, a cui si può decidere (fosse possibile fare sempre valutazioni consapevoli in materia di identità!) di avvicinarsi o no. Ma se tante identità ci toccano, nessuna ci racchiude.

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  7. Poi i neri stessi non è che siano così solidali tra di loro, anzi (ho sentito che ci sono anche varie forme di discriminazione in base alle sfumature della pelle, sono nati termini come redbone o oreo usati in tono pregiativo o dispregiativo) quindi a maggior ragione non ha senso raggrupparci tutti entro una categoria. è che nell'immaginario comune si tende a generalizzare più del necessario, non ricordandosi che l'africa è un continente e che un ghanese ha tanto a che fare con un sudafricano quanto un albanese con uno spagnolo. Poi il buonismo eccessivo e la vittimizzazione sono atteggiamenti falsi,inutili, vigliacchi volti a nascondere ben l'opposto.

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