mercoledì 26 gennaio 2011

Sguardi, guarda sono qui per me

Sono sempre un po' a disagio quando vado da sola in un posto nuovo. Sono due giorni che frequento un'aula studio per fare una full immersion in vista di un esame. E' una stanza un po' atipica perché è un continuo via e vai di geeks, smanettoni (mi pare di aver capito da un insegna posta sulla porta dell'aula adiacente, che lì ci sia un gruppo di appassionati Linux) però è tranquilla, e almeno ho la certezza di essere circondata da cose, e persone, che non potrebbero minimamente distogliere la mia attenzione da quanto devo fare. Però nel lasso di tempo intermedio tra il mio parcheggiare ed il ritrovarmi faccia a faccia coi libri, mentre entro e cammino per i corridoi spaziosi e poco illuminati, affiancati da una serie imprecisata di porte, alcune chiuse, altre socchiuse -nelle quali si intravvede qualche squarcio di banco o una strana attrezzatura scientifica -, mi sento un po' a disagio. Dalle varie figure che sporadicamente saltano fuori da qualche aula, o da quelle già fuori nei corridoi, sento venire mille sguardi (una volta mi son girata e ho verificato come la persona in questione continuasse a guardarmi anche dopo che l'avessi superato). Beh non che ci sia niente di strano, è legale che la gente possa guardare altra gente. Poi visto che è da poco che vado lì e nonostante tutta le persone che vi circolino, non penso abbiano visto spesso una ragazza, nera (ma anche di ragazze, bianche ne ho viste poche), circolare per i corridoi del polo scientifico dell'università. Non so se devo sentirmi lusingata da questi sguardo o no... cioè sono consapevole di essere una bella ragazza e ci tengo molto all'aspetto, all'abbigliamento. Non capisco se gli sguardi sono di interesse, o se sono solo di semplice curiosità.
Proprio stamattina, dopo che mi sono seduta in aula studio, mi sono guardata intorno: non c'era neanche una ragazza. Seduta lì sul banco sentivo i pensieri dei ragazzi (alcuni neanche sulla ventina) che si chiedevano cosa ci facesse quella ragazza nera lì. Poi ho attaccato col mio libro di diritto.

7 commenti:

  1. Carina la foto, ma ancora di più l'idea di spacciarsi per una ragazza di colore. Peccato che si senta dallo stile che chi scrive è uomo. Non intendo che una donna debba scrivere per forza in maniera melensa, ma questo stile asciutto e anche un po' "tranchant" non si sviluppa in una femmina italica (fosse pure nera) cresciuta in padania, dove se osi profferire anche solo l'ombra dell'idea che un "nero" standard sia trunzo (scarpacce, medaglioni, gestualità) ti scaraventano addosso tonnellate di guano.
    Una femmina italica, in padania, si censura automaticamente -senza nemmeno rendersene conto- e ignora quello che le dicono i sensi per far coincidere la verità ufficiale coi suoi pensieri. Antropologicamente parlando è più facile per un uomo (più aggressivo) sostenere posizioni scomode (diciamo così). Buona prosecuzione.

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  2. Non so.. in genere per le ragazze carine il colore conta meno.. magari guardavano perchè carina

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  3. Maurizio, grazie prenderò la tua seconda frase come complimento. La prima non posso visto che in foto non sono io, bensì la stupenda Diana Ross. Se leggi bene le mie premesse, ho aperto questo blog con l'idea di scrivere senza troppi filtri quello che penso. Ho definito "Padania" il posto dove vivo, sia perchè dopotutto lo è, e sia per dare un'idea di dove vivo (nord italia), pur cercando di stare sul vago perché ripeto vorrei rimanere anonima. Inoltre questi sono pensieri di getto, scritti tutto d'un fiato, da qui ne deriva lo stile conciso e asciutto (forse preso dai libri che leggo, mi piace lo stile alla Chuck Palahniuk). Comunque le critiche sono contemplate, addirittura ben accette. (a parte il fatto che se fossi veramente un uomo non capisco cosa ci guadagnerei a fingermi una altro) ahimè, anzi per fortuna, sono una ragazza (nera).

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  4. Per una volta voglio essere ottimista e credere anche io che ti guardavano perché carina..
    Bella la tua risposta a Maurizio e non male anche il suo commento.
    Anche io vivo in Padania(a Milano precisamente!), alternando momenti in cui parlo come uno scaricatore di porto ad altri in cui parlo acculturata e non mi auto-censuro;)...
    Viva Diana Ross;)

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  5. pardon volevo dire che sono nata a Milano e vivo in provincia di Monza!

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  6. Maria... una ragazza e giovane. Perchè lo so?!? Perchè conosco gli smanettoni, dove per smanettoni intendo gente fissata con l'open source e quindi Linux. Alzano raramente gli occhi da quel computer e ti guardano come se fossi uno schermo, in attesa di decifrare i codici. Da parte mia ti consiglio di parlarci, hanno molto da offrire, molto di più di quelli che puoi incontrare in una discoteca vestiti di tutto punto.
    Abitano un loro mondo fatto d'altruismo, perchè programmano gratuitamente per chiunque, spesso non sanno assolutamente cos'è la moda e io credo che di te possano anche aver pensato: "ma questa si veste bene per studiare?!?"

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  7. Ahahah vero :) è che non so mai come pormi... a parte il fatto che sono in netta maggioranza rispetto a me (una contro una decina). Magari un sorriso è un buon inizio!

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